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Metodologia di studi clinici e ricerca traslazionale in oncologia medica. Responsabile prof Giorgio Scagliotti

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Anno accademico 2019/2020

Docente
Prof. Giorgio Vittorio Scagliotti (Coordinatore)
Corso di studi
Programma MD-PhD della Scuola di Medicina
Tipologia
teorico-pratico
Modalità di erogazione
Frequenza di laboratori e/o reparti
Lingua di insegnamento
Italiano/Inglese
Modalità di frequenza
Obbligatoria
Tipologia d'esame
Prova pratica
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Sommario insegnamento

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Attività di supporto

Collaboratori: Silvia Novello, Marco Loiacono, Francesca Arizio.

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Programma

Il progetto si prefigge di formare personale medico interessato ad acquisire nozioni di metodologia di studi clinici alla luce delle nuove acquisizioni di biologia molecolare dei tumori in particolar modo relativo alla definizione del significato prognostico e predittivo della risposta ai farmaci (citotossici e biologici) nelle neoplasie solide. Il corso si articola in una minima attività didattica teorica (20% del corso) mentre la maggior parte del corso sarà dedicata alla attività di disegno di studi clinici ed implementazione dei medesimi nella pratica clinica quotidiana

Testi consigliati e bibliografia



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Note

  • Progetto del Corso: Razionale di Protocolli Sperimentali in Terapia Oncologica
  • Qualificazione scientifica: Link alle pubblicazioni su PubMed
  • Struttura in cui si svolge attività di ricerca:
    La struttura complessa di Oncologia Medica inserita nell'ambito dell'AOU S. Luigi si occupa di ricerca clinica nel campo delle neoplasie toraciche e di altre neoplasie solide (ad es. carcinoma prostatico, renale e gastro- intestinale) tramite l'elaborazione concettuale e l'esecuzione di studi clinici di fase II e III che valuta approcci terapeutici singoli ed integrati in ogni stadio delle malattie neoplastiche considerate. La struttura clinica è altresì attivamente coinvolta in studi clinici volti alla diagnosi precoce delle neoplasie polmonari attraverso tecniche di screening (uno di questi studi clinici è stato coordinato dalla struttura medesima). A far tempo dall'anno 2000 si è ritenuto essenziale accoppiare alla struttura clinica un laboratorio di ricerca translazionale al fine di implementare in studi clinici, retrospettivi e prospettici, alcune informazioni derivanti dall'analisi dell'assetto genico dei tumori al fine di personalizzare il trattamento sistemico, sia citotossico che biomolecolare. Attualmente l'approccio preferenziale prevede l'identificazione sistematica di rare mutazioni geniche in alcuni istotipi di neoplasia polmonare con conseguente adozione di terapie molecolari specifiche o l'impiego di geni candidati che vengono impiegati quali fattori di stratificazione o randomizzazione nell'ambito di studi clinici prospettici intesi a valutare l'impatto dell'approccio farmacogenomico sugli outcomes clinici. Tale approccio prevede necessariamente un approccio di tipo integrato fra biologo molecolare,clinico, anatomo-patologo e bio-statistico
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Ultimo aggiornamento: 24/10/2019 13:00
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